Come già precisato in altre pagine, disAqua è:
- un potente risanante murario valido per asciugare con rapidità tutti i tipi di muri che presentano forte risalita umida, efflorescenze di salnitri e distacchi di pitture ed intonaci
- un validissimo antimuffa ottimo per risolvere a lungo tutti i problemi di condensa e umidità superficiale che portano poi alla successiva colonizzazione di funghì, alghe, muschi e battèri delle zone più elevate delle nostre pareti.
I metodi di applicazione (e le dosi), variano a seconda del problema che ci troviamo a dover risolvere.
Prima di iniziare ci preme informare che il prodotto può essere applicato in qualunque stagione, non serve che la temperatura sia elevata o che l’aria sia asciutta, anzi, nei periodi umidi, si possono ottenere risultati persino migliori, perché la resa del prodotto è maggiore.
Come trattare i muri affetti da umidità da risalita
Preparazione della muratura
Per iniziare il trattamento non è richiesta particolare preparazione serve solo:
– rimuovere le parti di intonaco già distaccate dall’umidità
– rimuovere eventuali trattamenti superficiali impermeabili (smalti, fissativi, pellicole, carte da parati, vernici o trattamenti impermeabilizzanti)
– ripulire grossolanamente le polveri e i residui mobili con un pennello o una scopa
Applicazione del prodotto
Escluso il disAqua Vapor che è applicabile sia a pennello che a vapore, gli altri prodotti vanno generalmente applicati a freddo ed in più mani consecutive (spiegheremo successivamente come).
Tuttavia, se la temperatura ambientale fosse inferiore ai 10°C o se si nota una oggettiva difficoltà di far penetrare il liquido nel muro (solitamente nella prima mano), è consigliabile riscaldare il prodotto (ad almeno 30 – 45°C); questo permetterebbe un più facile assorbimento ed una penetrazione facilitata dello strato superficiale (che è sicuramente sporco o intasato da cristalli di sale).
Dopo la prima mano il prodotto non andrebbe più scaldato in quanto le porosità superficiali si sono già ripulite e liberate e la penetrazione risulterà molto più fluente.
Va notato che la temperatura di applicazione del prodotto non modifica in alcun modo l’efficacia del trattamento (scaldarlo se non serve, è un eccesso di zelo che non apporta alcun beneficio pratico).
Per l’applicazione vanno bene:
– dei comuni pennelli e pennellesse puliti (o vergini)
– spugne e tamponi puliti (o vergini)
– dei rulli da pittura puliti (o vergini)
Tali attrezzature sono state elencate in ordine di praticità e di efficacia e devono essere rigorosamente pulite prima di questo uso (meglio se nuove).
Metodi di utilizzo
Per essere chiari fin da subito
– indichiamo con mano una pitturazione completa su l’unità di superficie; in pratica si spennella orizzontalmente ed uniformemente tutta la superficie coinvolta nel trattamento, da cima a fondo e senza lasciare alcuno spazio scoperto.
– indichiamo con applicazione una serie successiva di mani date di seguito; in pratica si ripetono più mani di trattamento fino a che si riscontra che il muro non accetta più prodotto o ci si accorge che l’assorbimento è ormai limitato o ridotto.
Come applicare
Per ottenere dei risultati duraturi ed efficaci, il prodotto va applicato molto intensamente in modo da saturare e imbibire la muratura il più possibile in profondità.
Per fare ciò serve partire da piccoli lotti larghi circa un metro (quando una bracciata).
Applicare partendo dall’alto a (circa 30 cm sopra i segni di umidità) e spennellare con pennello molto saturo di prodotto in orizzontale e, man mano, si scende in basso fino al pavimento.
Arrivati in basso ripetere l’operazione ripartendo dall’alto sempre nello stesso lotto senza attendere l’asciugatura e spennellare di nuovo fino in basso.
Ripetere ad oltranza fino a quando si vede che il muro non sarà più in grado di accettare ulteriore prodotto perché saturo (possono servire anche 4-8 mani consecutive a seconda del tipo di muratura).
Solo a questo punto si può passare al lotto successivo e si deve ripetere la stessa operazione fino a saturazione del muro.
Il prodotto, per come è stato studiato, offre risultati visibili solo se si riesce a farlo penetrare almeno per 5 – 10 mm dentro l’intonaco.
Passate le 24 – 48 ore può accadere (nel caso di forti salinità) che riaffiori del salnitro dovuto alla diluizione e successiva espulsione dei sali. Questo è del tutto normale, in tali casi è consigliabile attendere una asciugatura più profonda per altre 24 – 48 ore, rimuovere i salnitri con una spazzola, quindi ripetere l’operazione di imbibizione soprattutto nelle zone dove la fuoriuscita dei salnitri risulta più marcata.
Normalmente, su un muro mediamente umido, si dovrebbero effettuare almeno 2 applicazioni a distanza di 24 – 48 ore l’una dall’altra (ma anche più, a seconda dello stato e della risposta del muro).
A questo punto, completate le applicazioni, ci si ferma, si lascia asciugare e si attende l’eventuale fuoriuscita di uulteriori salnitri (vi possono essere casi in cui i salnitri non fuoriescono e casi che fuoriescono dopo molti giorni ma ciò non crea problemi ai fini del trattamento e del risultato finale). Se vi sono salnitri ed efflorescenze sopravvenute si rimuovono e si ricomincia con una nuova applicazione (nei casi gravi possono servire anche 3 o 4 applicazioni).
Al termine del trattamento si attende che il muro inizi ad asciugare anche in profondità (solitamente la linea umida tende ad abbassarsi gradualmente ed uniformemente).
Precisazioni
Laddove si intravedono ancora zone umide rimaste isolate, bisogna trattare la sola zona sbordando di 10 – 15 cm e ripetere più volte a distanza di diverse ore fino a completa asciugatura.
Il trattamento potrà considerarsi concluso quando, dopo 24/48 ore dall’applicazione, la muratura risulterà completamente asciutta in superficie e non si verificheranno ulteriori fuoriuscite di salnitri anche nei giorni a venire.
Per i mesi successivi al trattamento è fondamentale lasciare la zona risanata il più possibile lontana da mobilio e pannellature; questo per facilitare la traspirazione e la circolazione d’aria ed evitare ristagni di aria umida.
In tale periodo anche il ricambio dell’aria in ambiente dovrà essere aumentato intensificando la frequenza e la durata dell’apertura delle finestre.
Nel caso di ulteriori fuoriuscite di sali o piccole zone rimaste ancora umide, attendere ulteriori 12 ore e ripassare nuove applicazione sulle zone ancora critiche (sbordando di un po’ come al solito).
Bisogna capire che, quando un muro ha iniziato il processo di asciugatura e la linea umida si sta abbassando uniformemente non vi è mai motivo che una zona isolata possa rimanere umida. Se si riscontrano tali zone, anche se trattate con molte applicazioni, verificare che non vi sia una perdita interna dovuta a tubature difettose, canaline elettriche, infiltrazioni o infiltrazioni provenienti da zone limitrofe (badare bene perché sono situazioni che capitano di frequente!).
Ripetiamo fin ad essere noiosi: il prodotto non va in nessun caso diluito e va applicato in abbondanza e comunque in quantità sufficienti, altrimenti si rischia di non ottenere i risultati voluti. Non risparmiare mai sulle quantità, sempre meglio una mano in più che una di meno: se il muro si asciuga e poi tende a tornare l’umidità, significa che bisogna riapplicare abbondantemente il prodotto nella stessa modalità.
Come trattare i muri affetti da muffe e funghi
Preparazione della muratura
Prima di iniziare il trattamento antimuffa è richiesto un lavaggio preventivo superficiale per evitare che, laddove le muffe sono folte e scure, la spennellatura vada a sporcare anche le zone non colonizzate.
– rimuovere da subito le muffe più folte e sporgenti con una spugnetta inumidita di prodotto quindi risciacquare spesso su una ampia bacinella evitando il più possibile di farle spolverare e diffondere in ambiente.
– Appena terminata la pulizia, iniziare subito il trattamento senza attendere l’asciugatura
Precisazioni
– non rimuovere mai le muffe a secco e senza adeguata mascherina di protezione perché, oltre a danneggiare la salute (tali organismi sono molto tossici), autiamo anche la diffusione delle spore (che andrebbero a colonizzare anche zone ancora non attaccate)
– non utilizzare mai sostanze a base di cloro o varecchina (perché sono sostanze saline che facilitano il ristagno umido), né bicarbonati o sale da cucina (sono anch’essi sali). Evitare i rimedi della nonna come aceto, limone, acque ossigenate (che non apportano vantaggi significativi e dimostrabili).
Applicazione del prodotto
Finita la preparazione, anche se il muro è ancora umido, si può passare subito al trattamento che va effettuato similmente ad una pitturazione, vale a dire 1 o 2 semplici mani (3 nei casi più gravi ed ostinati) da applicare a pennello a distanza ravvicinata.
Noterete che il prodotto è molto fluido e penetrante e non appena è stato assorbito dal muro si può già procedere con la mano successiva senza ulteriori attese.
Dopo poco il muro tenderà a schiarire per l’asciugatura superficiale la quale farà disidratare le radici degli organismi che si erano insediati. Dovranno passare ancora poche ore per avere il distacco totale di tutti i residui rimasti aggrappati.
Laddove si notano delle zone ancora scure (anche dopo 48 ore dal trattamento), verificare se in superficie il muro risulta ben asciutto poi basterà rimuovere i residui con una spazzola; se invece risulterà ancora umido, consigliamo un ulteriore trattamento localizzato con altre 2 mani ed attendiamo l’asciugatura.
Consigli per i professionisti
Cinque prodotti quasi uguali: quale usare
Per coloro che si inceppano sul problema di dover scegliere un prodotto specifico tra i 5 al momento in produzione, vorremmo tranquillizzare tutti.
In realtà, e come spiegato anche sulle schede tecniche, consigliamo sempre di iniziare qualsiasi trattamento con il DA Vapor perché è un risanante generico multispettro per tutti gli usi (è un po’ come l’aspirina in farmacologia, costa poco e funziona su moltissime problematiche). Solitamente, dopo un adeguato trattamento con il Vapor, si ottengono sempre ottimi risultati sia sulle murature umide che sulle muffe e laddove risulteranno dei punti ancora non ben risanati, ripetere le operazioni di trattamento fino alla soluzione del problema.
Ma vi possono essere delle complicazioni
- un esempio può essere una vecchia stalla che ha accumulato per secoli residui organici e deiezioni animali e che ora mostra una fortissima concentrazione di sali fosfati nella muratura con efflorescenze e salnitri, in tali casi consigliamo DA Antisali che un prodotto più specifico studiato appositamente per risolvere concentrazioni saline eccezionali in un più breve tempo ottimizzando anche l’impiego del personale addetto.
- altro esempio potrebbe essere una cantina millenaria che nei secoli ha accumulato percolazioni di acque piovane residui di lavorazioni umane, aggregazioni fungine e depositi di ogni genere e che ora mostra pesanti risalite umide ricche di salnitri e cloruri fino alle volte, in tali casi consigliamo DA Antirisalita che è una formulazione specifica per asciugare con più efficacia ed in tempi molto brevi.
- altro esempio potrebbe essere un edificio moderno costruito in cemento armato che soffre di gravi problemi di ponti termici portando forti fenomeni di condensa sulle zone abitate, in tali casi consigliamo DA Ponti Termici che offre una soluzione efficacissima senza dover schermare o isolare le murature con prodotti meno permeabili, costosi e che richiedono comunque personale addetto.
- altro esempio potrebbe essere un palazzo storico nel quale si presentano iniziali stati di degrado su affreschi e pitturazioni murarie, benché questa sia materia esclusiva per esperti del settore, può capitare di dover intervenire in zone di minor pregio allo scopo di prevenire e risanare prima che si verifichino distacchi o degradi ben più gravi, in tali casi consigliamo DA Belle Arti che con la sua specifica formulazione ben si adatta a trattare con delicatezza questo tipo di murature.
Ricapitolando, il prodotto generico DA Vapor è in grado di fare tutto questo, ma magari servirà più prodotto e più tempo di applicazione. I prodotti specifici sono studiati invece appositamente per certe problematiche e permetteranno un serio risparmio di tempo e di prodotto quando si dovrà trattare grandi superfici aventi il medesimo problema.
Generalità
Precauzioni
– Il prodotto non deve essere in nessun caso diluto con alcun tipo di altra sostanza (si rischia la perdita totale o parziale di efficacia)
– Il prodotto travasato per la spennellatura non deve essere mai rimboccato nel contenitore del prodotto pulito (possibile perdita di efficacia del prodotto)
– Il prodotto potrebbe temere il gelo quindi conservare in ambienti adeguatamente sani o riscaldati
– Il contenitore va sempre chiuso dopo ogni prelievo per evitare la contaminazione dall’ambiente circostante da polveri, particelle, batteri, ecc..
Finiture Finali
Terminato il trattamento e verificato che il muro sia tornato sano, usare una buona idropittura (laddove possa servire un ritocco), evitare e comunque limitare il più possibile l’uso di fissativi (usati per facilitare la copertura della pittura) perché è un prodotto vinilico che tende a limitare la traspirazione e l’assorbimento superficiale e quindi limita la traspirazione e lo smaltimento della condensa che si accumula in superficie.
Note
– In casi particolarmente difficili, ove può necessitare un consiglio o una opinione esperta, il nostro centro informativo potrà fornire assistenza ed ulteriori delucidazioni.
– Le tecniche e le modalità di applicazione sono sempre riportate sinteticamente sulle istruzioni in etichetta, in ogni caso l’applicazione del prodotto non è mai critica.
Se il prodotto verrà assorbito dal muro (in qualsiasi modo), apporterà sempre e comunque dei giovamenti significativi a prescindere dai metodi, dai tempi e dai mezzi utilizzati.
Nel raccomandare sempre a massima sicurezza sul lavoro utilizzando scale, attrezzi e posture sicure ed affidabili, il team disAqua augura un buon lavoro.